lunedì 19 novembre 2012

(Scheda 160) Riparliamo del Piede Diabetico.


Piede diabetico
Raffigurazione di Piede Diabetico bilaterale con aspetto di Piede di Charcot
Articolo informativo di Giuseppe Pinna per S. O. S. - “Osteomielitici d’Italia” - Onlus «Centro Servizi Informativi On-line per Osteomielitici e Pazienti dell’Ospedale CODIVILLA-PUTTI di Cortina d’Ampezzo».

Particolare del piede destro con interessamento del I dito 
e della relativa articolazione metatarso-falangea e tibiotarsica
Non tutti sanno che le ulcere infette del piede diabetico rappresentano una delle più comuni indicazioni dell’Ossigenoterapia Iperbarica (OTI).
L’ipossia e la neuropatia sono tra le cause principali a provocare tale patologia che, se non trattata, può portare all’amputazione del piede o della gamba.
Quadri clinici del piede diabetico
-    Gangrena Secca o Necrosi Ischemica;
-    Gangrena Umida;
-    Ulcera Arteritica;
-    Mal perforante plantare o Ulcera Neurotrofica;
-    Osteoartropatia;

Le infezioni del piede diabetico hanno una genesi multifattoriale
-    Insufficienza vascolare;
-    Neuropatia;
-    Deficit immunologico;
Le vie di infezione si propagano dai piani sottofasciali alle guaine tendinee con successiva distruzione dei tessuti molli e scheletrici.
Il trattamento del Piede Diabetico avviene attraverso molteplici punti di attacco:
 - Ottimizzazione della glicemia;
 - Courettage chirurgico. 
A seconda della gravità della lesione il courettage deve essere spinto e mirato con l'asporta-zione delle zone necrotiche ed apertura dei piani sottofasciali e delle guaine tendinee fino al-l'asportazione, se necessaria, delle ossa con fenomeni osteolitici;
-    Antibioticoterapia mirata;
-    Valutazione vascolare;
-    Ossigenoterapia Iperbarica;
-    Ortesi;
Particolare attenzione si pone nel courettage chirurgico demolitivo per assicurare, oltre alla guarigione, un recupero, seppure parziale, della funzionalità del piede anche se a scapito dello aspetto estetico.
Inoltre, l’OTI nel Piede Diabetico, oltre a promuovere i processi riparativi, ha:
- EFFETTO IPOGLICEMIZZANTE provocando l’aumento della secrezione del C-peptide e pro    
   vocando maggiore sensibilità tissutale all’insulina;
- EFFETTO ANTIEDEMA;
- EFFETTO ANTIBATTERICO;
 
L’OTI viene effettuata con 2 sedute quotidiane a 2,5-2,8 ATA fino al miglioramento del quadro clinico per poi passare a una seduta al dì, a 2,2 - 2,5 ATA.
Usando tale metodologia si migliora la prognosi evitando le amputazioni estese ed offrendo al paziente la possibilità di una ottimale deambulazione.
Il piede ulcerato rappresenta una condizione di elevato rischio se non viene curato rapida-mente ed adeguatamente da personale esperto.
Evoluzione intermedia in corso di trattamento
                               
                               
Guarigione





                                 Fine
Pubblicato su Blogger oggi 19 novembre 2012 alle ore 22,05 da: Giuseppe Pinna de Marrubiu

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